Ecco una ricetta tipica napoletana che amo particolarmente. Sono dei biscotti salati, addolciti dalle mandorle: un connubio irresistibile!
Queste ciambelline intrecciate, profumate al pepe nero, friabilissime, sono buone da mangiare sia calde che fredde, come stuzzichino e accompagnati da un bel bicchiere di birra. Ma ci sta bene anche il vino.
Si racconta che i taralli siano nati intorno all'800, per merito dei fornai dell'epoca che raccoglievano i vari residui della pasta del pane che avanzava per non buttarla, e la arricchivano di sugna (strutto) pepe, e mandorle, intrecciavano questi biscotti, che ancora oggi sono apprezzatissimi. Bel modo di usare gli avanzi!
E' incredibile come addentando un piccolo tarallino si sprigionino una valanga di sapori. E' come trovare tutta Napoli in un solo morso: il profumo del mare, il sollievo delle lunghe passeggiate a Mergellina, l'atmosfera dei vicoli del centro...tutto in un solo assaggio!
Ingredienti per circa circa 15 taralli (dipende dalla grandezza):
1/2 Kg di farina
1 cubetto di lievito
150g di sugna
sale
1 cucchiaio da te di pepe
100g di mandorle
Impastare la farina, il lievito,la sugna, sale, pepe, e metà delle mandorle con la loro pellicina marrone, tostate leggermente e tritate, aggiungendo acqua, tanta quanto basta per fate un impasto come per la pizza.
Formare con l'impasto dei pezzi di circa 60g ognuno, poi dividere ogni pezzo in 2 e tirarli a bastoncini, intrecciare i due bastoncini e chiuderli a ciambelline unendo le estremità, fare quindi la stessa cosa con tutti i pezzi e sistemarle man mano sulla teglia del forno ricoperta di carta forno. Spennellare con un po' di sugna sciolta, inserire su ogni ciambellina delle mandorle premendo bene. Spolverare leggermente di farina e mettere a lievitare per 2 ore.
Infornare in forno già caldo. Devono cuocere per 1 ora a 170°C; se trascorso questo tempo sono troppo bianche alzare un pò la temperatura e farle colorare ma non troppo. Lasciarli raffreddare nel forno spento.
I taralli saranno pronti per essere sgranocchiati!
Devono esere deliziosi questi taralli. Lo strutto, lo so per esperienza, conferisce una fragranza ed un gusto particolari..per non parlare del resto degli ingredienti..
RispondiEliminaTi rubo la ricetta!!
Buona Pasqua
Vorrei proprio farli...l'unico problema è lo strutto, qui non è facile trovarne di buono... Mi sa che me lo devo rifare da me!
RispondiEliminaBuona Pasqua!
una bella ricetta pensa una volta per i dolci si usavo solo lo strutto solo nel 1800 si iniziò a utilizzare il burro
RispondiEliminaHola date una vuelta por mi blog, tienes una sorpresa
RispondiEliminache buoniiiiiiiiiiiii!
RispondiEliminadawero mi confermi che cosi vengono friabilissimiiiiiiiiiiiii??? cmq ti sn venuti benissimooo
RispondiEliminaGrazie a tutti della visita
RispondiEliminaMarianna...è un peccato non riuscire a vedere il tuo profilo! sarebbe un vero piacere conoscerti...I taralli sono friabilissimi GARANTITOOOO!!!
ciao gabriella...beh io non ho un blog...però sn su cookaround ed altri forum come maryL o su gennarino come crostatina...beh cmq se sn friabilissimi mi sa che li provo speriamo bene...
RispondiEliminaadorooooo questi taralli, e la foto mi fa venire una voglia matta di rosicchiarne uno!!! Io ho appena postato quelli dolci :) e credo proprio che scopiazzerò la tua ricetta! Baci
RispondiEliminakuşadası
RispondiEliminamilas
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